L’estate non è solo il mese delle vacanze e del gran caldo: per chi, come me, si dedica alla professione medica è da sempre la stagione in cui si tengono i congressi e anche quest’anno, nonostante la temperatura in costante crescita, l’agenda è fitta di impegni.
Eccovi quindi un breve riassunto di un’esperienza appena conclusa e l’anticipazione di una che avrà luogo a fine agosto.
L’International Ozone Association a Milano
L’impegno più recente è stato all’inizio di luglio, con la partecipazione al 26th World Congress & Exhibition organizzato dalla IOA (International Ozone Association) a Milano: nella giornata del 4 luglio, durante la sessione 17, ho avuto l’occasione di relazionare su un caso di studio riguardante l’approccio innovativo al trattamento del dolore cronico alla schiena; studio realizzato con una validissima collaborazione tra colleghi che ha prodotto un lavoro di sicuro interesse e dalle ampie prospettive.
Sempre nella giornata del 4 luglio ho poi avuto il piacere di presiedere, in qualità di chair, la sessione n. 20 dedicata alle applicazioni e alla sicurezza in materia di uso dell’ozono in medicina, durante la quale sono intervenuti colleghi e colleghe dall’Italia, dall’Uzbekistan e dal Regno Unito. Come sempre, una preziosa possibilità di confronto sui parametri di sicurezza in Europa riguardo l’uso dell’ozonoterapia e sulle esperienze dell’applicazione dell’ozono in dermatologia e ginecologia.
Il bilancio di queste giornate è stato molto positivo, non solo per la qualità degli interventi ma soprattutto perché si è vista in modo evidente la volontà di tutti i professionisti che si impegnano in questo settore a guardare sempre oltre, a sperimentare e a cercare sempre nuove sfide e conferme alle possibilità dell’ozonoterapia.
Attitudine che, sono certo, sarà uno dei leit motiv anche del secondo impegno internazionale al quale attendo con ansia di presenziare.
Il Congresso FILAOT a Lima
Lo avevo già annunciato in questo post, ma ora che manca poco di più di un mese mi piacerebbe fornire qualche dettaglio in più sul Congresso organizzato dalla Federación IberoLatinoAmericana de Ozonoterapia che si terrà quest’anno a Lima, in Perù.
La FILAOT nasce nel 2013 durante il IV Congresso SEOT dalla collaborazione delle associazioni nazionali di ozonoterapia di Argentina, Spagna, Portogallo e Venezuela, con lo scopo di unire i paesi di lingua neolatina sul territorio comune dello scambio di esperienze e informazioni in un contesto in cui ogni professionista potesse esprimersi nella propria lingua madre. Infatti, l’unica condizione alla partecipazione alla Federazione è la padronanza di una delle lingue dei paesi aderenti.
L’Italia, per cause di forza maggiore che hanno impedito la presenza del rappresentante dell’ente italiano, non ha potuto presenziare all’atto di fondazione della FILAOT ma è sempre presente con i propri contributi e i propri specialisti: quest’anno saremo io e il dr. Lamberto Re a rappresentare il nostro paese e a parlare dell’evoluzione e dello stato dell’arte dell’ozonoterapia italiana.
Tanti paesi, un unico obiettivo: l’ozonoterapia e la sua rivoluzione
Dal 2013 in poi si sono svolti i congressi, biennalmente, ogni volta con una sede diversa in uno dei paesi aderenti: nel 2017 il CILAO si tenne a Calì, in Colombia, nel 2019 a Puerto Varas in Cile, dedicato alle sfide dell’ozonoterapia nel Terzo Millennio, ma negli anni della pandemia da Covid 19 i lavori sono stati sospesi.
Quest’anno si terrà di nuovo a Lima, in Perù, a distanza di 8 anni dall’ultimo evento organizzato in terra peruviana: nell’ottobre 2015 si tenne infatti il V Congresso della FILAOT organizzato dalla ASPO3, l’Associazione Peruviana di Ozonoterapia, che riscosse un grande successo. In quelle giornate si alternarono più di 20 relatori e relatrici da otto nazioni diverse e i partecipanti furono più di 160 da tutte le nazioni dell’America Latina, in un contesto dall’elevatissimo standard scientifico e grande attitudine alla collaborazione durante il quale si affrontarono diverse dirimenti tematiche, dai fondamenti e le prove a sostegno della terapia con l’ozono, con una riflessione anche sui benefici e la tossicità di questo gas, oltre alla presentazione delle diverse applicazioni della terapia negli ambiti medici di interesse, dall’ortopedia alla dermatologia fino ad arrivare alla pratica veterinaria.
Da sempre, la finalità delle federazioni come la FILAOT e di questi congressi è unificare e confrontare le esperienze, in questo caso con un riflettore puntato sulle realtà delle nazioni sudamericane, di chi opera ogni giorno nella ricerca e nell’applicazione dell’ozonoterapia, nell’ottica di riflettere sugli importantissimi passi fatti e su quali sono le mosse da fare in futuro. Occasioni come queste non permettono soltanto di riflettere sullo stato dell’arte della ricerca e dell’esperienza nell’ozonoterapia, ma porsi anche degli obiettivi futuri ambiziosi e con uno sguardo sempre più aperto alle possibilità che il mondo offre, grazie alla collaborazione di colleghi e colleghe dalla grande professionalità.
Sono convinto che sarà di nuovo un’esperienza di immenso valore professionale e personale, unita al piacere di tornare di nuovo in un paese dall’accoglienza squisita e calorosa (nessuna battuta di spirito!).