Maggio si è concluso da poco ed è stato un mese davvero intenso dal punto di vista professionale.
È iniziato con il congresso della Nuova FIO che si è tenuto a Roma e del quale avevo anticipato qualche dettaglio nell’articolo precedente che potete recuperare qui.
E restando in tema di ossigeno-ozonoterapia quale occasione migliore per darvi qualche anticipazione sul trattato che ho scritto, aiutato da tantissimi colleghi e colleghe, proprio su questa terapia? È stato un viaggio bellissimo e molto profondo, che ha unito passione, ricerca e tanto impegno, incentrato su un argomento del quale mi occupo da anni e che credo meriti una trattazione accurata e scientificamente sostenuta.
Trattato infatti viene dal latino “tractatus”, participio passato del verbo “tractare”, ossia trattare e nell’ambito della letteratura scientifica identifica un’opera tecnica, storica e letteraria nella quale vengono esposte metodicamente le regole e i principi di una disciplina. Nel tempo, il trattato è diventato uno studio o un saggio che approfondisce un qualsiasi argomento o ne analizza un aspetto specifico, in maniera profonda.
Squadra che vince… cresce!
Insieme quindi a colleghe e colleghi abbiamo cercato di restituire tutta la complessità di questa terapia, raccontando quanto è stato fatto finora e quali sono le prospettive di sviluppo futuro. È stato un lavoro corale, frutto dell’esperienza accademica e professionale di ciascun partecipante, che ha riversato in questa opera le proprie competenze e riflessioni generando un testo che non si pone lo scopo di essere omnicomprensivo della materia, ma di raccogliere quante più informazioni possibili e restituirle in modo chiaro e lineare, sottolineandone soprattutto la fondatezza scientifica.
Infatti, uno degli elementi che ritengo imprescindibile in un’opera come questa è sottolineare che l’ossigeno-ozonoterapia, annoverata tra le terapie alternative, ha una base scientifica solida che continua ad essere alimentata con studi continui e verifiche della sua efficacia.
Questo trattato punta quindi ad aggiungersi alle fonti che documentano la lunga strada fatta da questa terapia nel corso degli anni per affermarsi come applicazione efficace in molteplici ambiti, documentandone l’evoluzione e puntando l’attenzione sul potenziale terapeutico che può ancora sviluppare nella medicina contemporanea.
Un passato ricco e un futuro ancora da scrivere…
Senza svelare troppo (anche se non è un thriller, non è giusto togliere il gusto della scoperta!) vorrei darvi qualche dettaglio sul testo, la sua struttura e sul processo di composizione, dal momento che come ho anticipato è il frutto di tante mani che si sono unite per restituire un’opera unica e unitaria… a testimonianza, come se ce ne fosse ancora bisogno, che l’unione delle diversità e il lavoro di squadra fa davvero la differenza.
Quindi, parto con il dire che il testo si apre con una panoramica sull’evoluzione storica della disciplina, dalla scoperta dell’ozono alle sue prime applicazioni in campo scientifico e poi medico; evoluzione che subisce un’accelerata nel XIX secolo, con i primi esperimenti nei casi di difterite, e che acquista ancora più velocità nel XX, anche (purtroppo) grazie alla sperimentazione durante il periodo bellico, quando l’ozonoterapia si rivela fondamentale per il contrasto alle infezioni e alle infiammazioni. Come tutte le terapie sperimentali, anche l’ossigeno-ozonoterapia a volte ha dovuto fare i conti con gli ostacoli ma ciò non ha fermato la volontà di medici e scienziati di andare avanti con la ricerca e produrre risultati: in Italia, per esempio, è stato l’ortopedico Cesare Verga a vedere per primo le potenzialità di questa terapia negli anni Ottanta. Da quel momento, sempre più medici si sono avvicinati all’ossigeno-ozonoterapia e hanno contribuito ad arricchirne la letteratura e le esperienze e allargarne il campo d’azione.
Ad oggi, infatti, gli ambiti di applicazione dell’ossigeno-ozonoterapia sono tanti e la ricerca punta ad ampliarli ancora di più: si va dall’ortopedia alla ginecologia, dalla dermatologia alla medicina interna.
Inoltre, abbiamo corredato ogni capitolo con un’estesa bibliografia, così da permettere a tutti i lettori di approfondire ogni tema trattato e recuperare le fonti dei dati e delle informazioni fornite.
Le affermazioni, i dati, le dimostrazioni di efficacia di una terapia hanno valore se c’è una letteratura scientifica a sostenerli; e l’ossigeno-ozonoterapia ha dimostrato di averne una solida a suo favore.
Esperienze collettive, benefici comuni
Con queste basi, l’ossigeno-ozonoterapia può viaggiare lontanissimo e portare benefici a sempre più persone: questo è uno degli obiettivi che mi pongo e ci impegniamo a diffondere la terapia e la sua applicazione attuale e il potenziale futuro parlando dei grandi risultati che ha già garantito.
Il trattato è solo un altro mattoncino sulla strada della diffusione dell’ossigeno-ozonoterapia e sono fiero di averlo posato insieme a colleghi incredibili, che con la loro abnegazione e l’impegno quotidiano garantiscono il progresso delle terapie e contribuiscono alla salute della nostra comunità.