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Pallacanestro Brescia: 25 anni di storia iniziata per gioco e giunta al titolo di campioni d’inverno - parte 9

Stagione 2017-2018

Una stagione, quella appena conclusa, che ci lascia addosso un grande entusiasmo, tanto è vero che per la 2017/2018 si decide di confermare la squadra in blocco, con gli stessi allenatori. Ritroviamo quindi in panchina Diana, Magro e Giannoni e sul parquet i fratelli Vitali, Marcus Landry, Lee Moore, David Moss, Brian Sacchetti e Franko Bushati. Vengono inseriti in squadra il play Andrea Traini, il lungo austriaco con grande esperienza Benjamin Ortner e il lungo americano Dario Hunt, oltre all’italo-senegalese Abdel Fall.

La squadra comincia la stagione in maniera straordinaria, vincendo le prime nove partite di fila, raggiungendo un risultato storico che non era mai stato realizzato prima e che resta tutt’oggi un record imbattuto.

Una Brescia, sorpresa, si trova in testa al campionato e pronta ad affrontare anche le Final Eight di Coppa Italia che vengono giocate a Firenze.

Nei quarti di finale ci sbarazziamo piuttosto facilmente della Virtus Bologna, trovandoci poi in semifinale opposti a Cantù. Vinciamo anche questo scontro, dopo un tempo supplementare, e arriviamo in finale contro Torino.

Dal punto di vista storico una pagina di pallacanestro meravigliosa, ma da quello dei risultati del tutto sfortunata: Brescia gioca tutto il match restando avanti nel punteggio, fino però agli ultimi secondi della partita quando Dario Hunt sbaglia due tiri liberi, dando via all’azione conclusiva della partita: siamo agli ultimi secondi, il punteggio è pari, il pallone sembra prendere vita e schizzare via fuori dal campo, Moss si fionda a recuperarlo e invece di passare a un suo compagno serve inavvertitamente un giocatore di Torino.

Torino va in contropiede e segna. Fine della partita.

A Brescia resta solo un grande rimpianto e la profonda amarezza per una partita giocata da protagonisti, ma finita sul filo dei secondi per un passaggio sfortunato. Un ricordo che porto ancora nel cuore, perché resto fiero e orgoglioso di ciò che i ragazzi hanno fatto nel corso del campionato e perché anche le tristi sensazioni che questi ricordi riportano a galla fanno comunque parte di quella grande avventura che è lo sport.

Ma la stagione non è ancora finita e Brescia continua a macinare successi. Chiudiamo il campionato al terzo posto assicurandoci la presenza ai playoff, che ci vedono opposti a Varese nei quarti di finale. Vinciamo la serie per tre a zero e ci troviamo contro Milano in semifinale.

Nel frattempo cerchiamo di potenziare la squadra, accogliendo direttamente dall’Australia il folletto Bryce Cotton, un vero e proprio fenomeno che migliora ancora di più la solidità del gruppo.

Ci apprestiamo quindi a una gara che sembra un compito impossibile. Il teatro è il Forum di Milano, dove compiamo un’impresa storica vincendo gara 1, ma perdiamo gara 2. Ci attende quindi Montichiari per le eventuali gare 3 e 4.

Tradizione vuole che chi vince gara 3 di solito vince la serie… Ecco, noi conduciamo un incontro pazzesco, giocando una pallacanestro eccezionale, ma un ultimo quarto macchiato da delle decisioni arbitrali che dire incomprensibili è usare un pallido eufemismo (come il giocatore di Milano Gaudlock esce dal campo, per poi rientrare e trovarsi lo spazio libero per tirare e segnare da tre); questo ci condannerà alla sconfitta. Davvero amara, tant’è che ancora penso a quei tre punti di differenza sul tabellone…

Alla fine perdiamo la serie con Milano, ma la stagione 2017/2018 resta nei nostri cuori come una delle più belle in assoluto per la qualità del gioco che abbiamo dimostrato in campo e perché il terzo posto conquistato ci dà diritto, per la stagione 2018/2019, ad accedere alla Euro Cup, la seconda competizione più importante nel panorama continentale.

È l’ennesimo traguardo storico raggiunto dalla società, che viene coronato anche dalla premiazione di Marcus Landry come migliore giocatore del campionato. Un ulteriore premio alla lungimiranza e all’acuta capacità di scovare talenti della società; come c’era da aspettarsi però, a fronte di questo riconoscimento iniziano a suonare le sirene da altri paesi e Landry prende la via della Corea, accentando una proposta milionaria.

Oltre a Landry dobbiamo salutare anche il play Bryce Cotton e Michele Vitali, che tenta l’esperienza europea andando a giocare ad Andorra.

Nonostante questo, l’attesa per il debutto europeo si aggiunge al grande fermento in vista della stagione successiva, la terza in A1.