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Pallacanestro Brescia: 25 anni di storia iniziata per gioco e giunta al titolo di campioni d’inverno - parte 2

Come promesso, il secondo episodio di una lunghissima avventura partita da zero 25 anni e culminata con il titolo di Campione d’Inverno nella stagione corrente

A fine novembre di quell’anno mi trovo al Congresso mondiale di Radiologia a Chicago quando la squadra perde un’altra partita chiave contro Cantù, allenata dall’amico Antonio Tritto. È l’occasione per Paolo Silva di esonerare, in mia assenza, l’allenatore Zanchi.

Tornato dagli USA trovo la squadra senza allenatore; in emergenza, la affidiamo temporaneamente a Maurizio Mondoni, che era stato mio grande allenatore al minibasket, per traghettarla fino all’arrivo di Stefano Tommei, allenatore di Montecatini dalla grande esperienza e dal curriculum invidiabile, mantenendo come vice allenatore Alessandro Motta.

Su richiesta dell’allenatore prendiamo un nuovo elemento per rafforzare la squadra: Leonardo Guazzeroni da Vigevano. Il duo Scalvini – Guazzeroni ci permette di vincere la partita contro la ABC Varese dominandola in lungo e in largo e da lì comincia la risalita del gruppo fino ai play off.

Nei quarti di finale dei play off vinciamo contro Cantù allenata da Tritto e in semifinale ci troviamo la Ju.Vi. Cremona.

Nel nostro gruppo però si verifica qualche intoppo: Guazzeroni si lussa il pollice giocando alla Playstation e il suo rendimento cala vistosamente durante la fase dei play off, cosa che influisce su tutta la squadra che non riesce a spuntarla nella serie tiratissima che giochiamo contro la Ju.Vi.; usciamo sconfitti e la Ju.Vi. si gioca la finale contro Voghera, che alla fine vincerà e salirà nella categoria superiore.

È il primo anno che non vinciamo un campionato e questo ci impone una riflessione sul nostro percorso: è arrivato il momento di una piccola rivoluzione. Cominciamo con l’allenatore, ruolo per il quale prendiamo Simone Morandi, un ottimo professionista che aveva fatto benissimo l’anno precedente con Iseo, e proseguiamo rafforzando il nostro roster: confermiamo Scalvini, Pesenti, Salardi e Denti e aggiungiamo Siro Zanatta, che aveva giocato in Serie B Eccellenza con Soresina, Luca Speranzini, Luca Furlanetto (della scuola Armani Milano). La nostra panchina si allunga con Matteo Giovannelli, Stefano Napolitano, Emanuele Tengattini.

Questo gruppo di talento e di speranze che si concretizzano, guidato da Morandi e dal vice Motta, ci permette di condurre una stagione straordinaria, vincendo 41 partite su 45, dominando il campionato e i play off e vincendo la finale promozione contro Piadena. Siamo finalmente in B2.

Anno 2006 – 2007

È la nostra prima stagione nel campionato di serie B2, alla quale ci presentiamo come Cremona Basket Rossini’s.

È anche un altro anno di piccole rivoluzioni: coach Morandi passa al Lumezzane in B Eccellenza e sulla nostra panchina arriva Dario Adami, affiancato dal vice Paolo Lepore.

In questo anno viene anche approvata la riforma Recalcati del campionato di serie B2 che permette di schierare nel proprio roster 5 giocatori senior e 5 giocatori under; questo impone alle squadre un rivoluzionamento del proprio organico.

Quindi, per il nostro primo anno in B2 dobbiamo rafforzare la squadra: confermiamo Scalvini, Speranzini, Zanatta e Napolitano come giovane; prendiamo Andrea Conti “il condor”, emblema della pallacanestro cremonese; acquistiamo da Gorizia il lungo Gianni Grobberio e inseriamo un gruppo di giovani con a capo Marco Galbarini, cremonese doc, insieme a Luca Pignatti, Marco Barbieri e Diego Crescini.

Si rivela un’ottima stagione di grande crescita, in cui riusciamo ad esprimere una buonissima pallacanestro e in cui Scalvini, Conti, Grobberio, Speranzini danno il massimo e ci portano dritti dritti alla finale con Asti. Vinciamo la semifinale play off a Voghera, con un’incredibile prestazione dei giovani bolognesi Pignatti e Barbieri, ma non ci basta per accedere alla promozione.

Verrà promossa Asti, allenata da Franco Passera, papà di Marco.

Ci rendiamo conto di aver affrontato un campionato tosto, ma ci è servito per acquisire consapevolezza delle nostre capacità e delle potenzialità del gruppo che abbiamo costruito, oltre che degli spazi di crescita di ciascuno di noi.

Nel frattempo la Ju.Vi., che era rimasta nella categoria inferiore, vince il campionato di C1 ed è pronta per raggiungerci in serie B2. La squadra si trova in un momento difficile della sua storia e noi tutti, affezionati alla sua tradizione, rompiamo gli indugi: dal momento che due squadre cremonesi nella stessa categoria sembrano avere poco senso, decidiamo di fondere le due società in una che prende il nome di Ju.Vi. Cremona Basket.

La nuova compagine è pronta per il successivo anno di militanza in B2.

Anno 2007 – 2008

Questa fusione tra le due realtà della pallacanestro cremonese suscita grande entusiasmo in città, oltre che nelle società protagoniste: scegliamo di gareggiare vestendo i colori grigio e rosso e costruiamo una squadra che unisce conferme dal Cremona basket, come Scalvini, Speranzini, Zanatta, Grobberio e Conti, il play Francesco “Cecco” Degli Agosti dalla Ju.Vi. e suo fratello Eda da Treviglio.

Inoltre, coach Adami ha un’intuizione folgorante: tesseriamo come giovane Stefano Malerba, che arriva in squadra solo a Natale, ma che era già stato inquadrato come giocatore dalle grandissime potenzialità. Alla quota giovani si aggiunge Andrew Rath, Mancine e Ulisse Castagnetti, figlio di quel Castagnetti che aveva ben giocato nella Ju.Vi. dei primi anni ’70.

È un gruppo in cui talento, competenza e grinta si amalgamano al meglio e ciò ci porta alla vittoria della regular season. Alla finale play off per salire in B Eccellenza (che poi diventerà la A Dilettanti) troviamo Anzola, la squadra bolognese nella quale gioca ancora il grandissimo centro della Virtus Bologna Gus Binelli.

La serie di finale contro Anzola è trionfale: il giovane Stefano Malerba stampa una prestazione clamorosa dietro l’altra e arriviamo a giocare Gara 3 a Cremona davanti a 2.500 persone… un tripudio di tifo ed entusiasmo come forse in B2 non si era mai visto. Una città intera che ci sosteneva e che gioiva per un’impresa che fino a qualche anno prima non si sarebbe creduta possibile.

Ricordo che in quegli anni era “virale” la battuta del giornalista Mosca “Ahhh, come gioca Del Piero…”: ecco, dalle parti di Cremona si usava dire “Ahhh, come gioca Malerba!”.

Siamo ufficialmente in B Eccellenza.